Lavoratori o soldati? Il lento declino delle nostre Forze Armate
Circa tre mesi fa, su queste pagine, riportammo un’affermazione del compianto politologo Giovanni Sartori, il quale nel suo saggio “Democrazia e definizioni”, sosteneva come il destino di un esperimento democratico fosse contenuto, in ultima analisi, nell’idea che le persone hanno di esso, nella percezione che essi ne traggono. A ben vedere, la stessa frase potrebbe ben accompagnarsi non solo al metodo democratico, ma in generale a tutti quegli organismi istituzionali che hanno caratterizzato e caratterizzano lo Stato. Le Forze Armate, in questo senso, non fanno eccezione. Il governo Conte ha infatti, come noto, operato robusti tagli nel settore della Difesa, reparto che da decenni soffre progressive riduzioni di budget, non soltanto in Italia. Considerandosi questo governo, come anch’esso ama definirsi, un governo populista, viene da chiedersi se e quando il popolo italiano, al quale è demandata la Sovranità secondo la Costituzione, sia mai stato interpellato in proposito.
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